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Glossario

Tutti i vocaboli e la terminologia utilizzata nel Gestore di Campagne

Aggiornato più di un anno fa

INSERZIONISTA: è l'azienda, l’agenzia, il marchio o l’organizzazione collegata a una Campagna.

CAMPAGNA: contiene gli elementi pubblicitari. È un modo per raggruppare vari annunci audio.

ELEMENTO PUBBLICITARIO: è l’entità che racchiude l’annuncio audio ed ha tre componenti:

  • Indicazioni per il targeting

  • Obiettivi

  • File audio

ANNUNCIO AUDIO: aggiungi l'annuncio audio in formato mp3 di buona qualità.

DATA DI INIZIO: la data di inizio della campagna.

DATA DI FINE: la data di fine della campagna.

Priorità: quando più elementi pubblicitari competono per lo stesso spazio, le priorità permettono di definire quale verrà scelto per primo.

Di seguito trovi una lista di livelli di priorità, dal maggiore al minore:

  • Sponsorship: si tratta della priorità più alta che porterà l’elemento pubblicitario a essere sempre selezionato rispetto ad altri con altre priorità. È normalmente utilizzata dagli inserzionisti che vogliono comprare tutti gli spazi disponibili in uno specifico podcast o episodio.

  • Alta / Media / Bassa: da utilizzare in base alle necessità legate alla campagna.

  • Ad Exchange: assegnando questa priorità a un annuncio audio si sceglie di competere con l’Ad Exchange di Voxnest (se abilitata) sulla base dei CPM dell’inserzione.

  • Residuale: tratta della priorità più bassa, che farà passare sempre inserzioni con priorità più alte. È normalmente utilizzata per le promozioni interne che si vogliono tenere attive sull’inventario invenduto.

FREQUENZA DI PUBBLICAZIONE: puoi decidere se le pubblicità vengano distribuite uniformemente durante il periodo della campagna o il più velocemente possibile.

  • Uniforme: tutte le impressioni verranno distribuite uniformemente nel corso della giornata secondo un algoritmo di frequenza. Si tratta di un algoritmo che tiene in considerazione le impressioni fatte rispetto all’obiettivo finale e sceglie quando è il momento migliore per l'inserimento dell'inserzione. Serve ad assicurare che la campagna non venga distribuita troppo lentamente, non raggiungendo l’obiettivo, o troppo velocemente, consumando quindi tutte le impressioni prima di quando pianificato.

  • Più veloce possibile: l’elemento pubblicitario verrà applicato il più velocemente possibile consumando tutte le impressioni fino a raggiungere l'obiettivo.

OBIETTIVO DI IMPRESSIONI: il numero d'impressioni che deve raggiungere la campagna.

CPM: si tratta del CPM (cost per mille) netto. Dovrebbe essere quello che ottiene il proprietario dei contenuti (ad esempio Ansa.it). Se c’è un’agenzia coinvolta, il suo costo dovrebbe essere già sottratto dal CPM totale che paga l’inserzionista. Può anche essere 0€ se è una prova o se è una campagna promozionale. Il CPM non fa parte del programma di Ad Revenue Share.

OBIETTIVO DI RICAVI: è un importo che viene calcolato moltiplicando l’obiettivo di impressioni per il CPM.

TARGETING: targeting zone, targeting geografico, targeting contenuti, targeting dispositivi.

Targeting contenuti: seleziona includi/escludi target per la campagna.

  • Categoria: per applicare l’elemento a specifiche categorie di contenuti.

  • Network: per applicare l’elemento a specifici network, inserirne il nome

  • Podcast: per applicare l’elemento a specifici podcast, inserirne il titolo

  • Episodio: per applicare l’elemento a specifici episodi, inserirne il titolo

  • Data di pubblicazione: per applicare l’elemento solo agli episodi prima o dopo una certa data di pubblicazione

  • Età del contenuto: per applicare l’elemento solo agli episodi che sono stati pubblicati almeno da un certo numero di giorni

Targeting geografico: permette di selezionare uno o più Paesi dove si vuole che l’inserzione venga applicata. Per gli Stati Uniti d’America è possibile specificare i singoli Stati membri, regioni o DMA (designated market area).

URL DI IMPRESSIONI DI TERZE PARTI: è un campo che può essere utilizzato per inserire fino a tre link di parti terze per il tracciamento delle impressioni. Chiamati anche “pixel”, sono URL creati ogni volta che c’è un’impressione per un’inserzione audio specifica. In poche parole, permettono di monitorare come gli utenti interagiscono con l’annuncio audio con un software terzo (Veritonic, Claritas, Chartable, Podsights, Magellan.ai ecc).

Il Gestore di Campagne supporta un elenco che comprende tutte le macro VAST più comuni. Si tratta di parametri sensibili alla differenza tra maiuscole e minuscole, racchiusi tra parentesi tonde o quadre:

  • [CACHEBUSTER]: numero casuale a 8 cifre.

  • [TIMESTAMP]: data e ora in cui l’URL della macro viene utilizzato. È espresso secondo le convenzioni ISO 8601.

  • [DEVICEIP] o [IP]: indirizzo IP del dispositivo che mostra l’annuncio all’utente.

  • [DEVICEUA] o [USERAGENT]: user agent dell’applicazione che mostra l’annuncio all’utente.

Le macro specifiche di Spreaker sono invece queste:

  • [SHOWID]: mostra l’ID (identificativo) del podcast dove è inserito l’annuncio.

  • [EPISODEID]: mostra l’ID dell’episodio dove è inserito l’annuncio.

  • [GDPR]: i valori possibili sono 0 o 1. Se 0 significa che non si applica il GDPR e se 1 si applica.

  • [GDPR_CONSENT_XXXXXX]: XXXXX è l'ID fornitore numerico, l'ID del fornitore sul GVL che si aspetta la chiamata all'URL. Il valore è una stringa di consenso e trasparenza con codifica base64 sicura per l' URL.

  • [GDPR_PD]: i possibili valori sono 0 o 1. Se 0 significa che nessuno dei parametri URL contiene dati personali.

  • [US_PRIVACY]: Stringa di privacy degli Stati Uniti con codifica URL

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